C'era una volta una bambina di nome Martina, che aveva dieci anni e viveva in una piccola casetta in un villaggio incantato. Martina era una bambina molto speciale, sempre gentile con tutti e con un sorriso dolce. Martina possedeva diverse scarpe, ma quelle a cui maggiormente teneva erano quelle che le aveva regalato suo nonno.
Un giorno, una volta tornata a casa dal parco, Martina scoprì con grande sorpresa che tutte le sue scarpe erano sparite. Disperata, cominciò a cercarle dappertutto! Guardò dentro l'armadio, sotto il letto, persino nel giardino, ma delle sue scarpe non c'era traccia. Le lacrime iniziarono a scendere lungo le sue guance, convinta di averle perse per sempre.
All’improvviso, mentre piangeva, una fatina apparve di fronte a lei. Aveva le ali trasparenti come il cristallo e un vestito che cambiava colore come un arcobaleno. "Non temere, Martina" disse la fata con una voce dolce: "Sono qui per aiutarti. So chi ha preso le tue scarpe! Non preoccuparti, insieme le ritroveremo".
Martina si asciugò le lacrime e guardò la fata con speranza. "Davvero? Puoi aiutarmi a ritrovare le scarpe del nonno?" . La fata annuì e, con un tocco della sua bacchetta magica, fece apparire una scia di polvere luccicante. "Vieni, seguiamo questa scia, ci condurrà dal ladro".
Martina e la fata seguirono la scia che li portò in un bosco incantato. Camminarono allora tra alberi giganteschi e fiori dai colori vivaci, fino a raggiungere una piccola grotta. Dentro la grotta, seduto su un bel mucchio di scarpe di ogni colore, c'era un piccolo folletto con un cappello a punta. Il ladro era lui e non aveva solo rubato le scarpe di Martina ma anche quelle di tanti altri bambini del villaggio!!
"Perché hai preso tutte queste scarpe?" chiese Martina sicura di sé. Il folletto si girò e, tutto divertito, esclamò: "Mi annoiavo! Sono l’unico folletto della zona, non ce ne sono altri con cui passare il tempo quindi mi sembrava divertente provarmi tutte queste scarpine!!”.
Anziché arrabbiarsi ancora di più, Martina si avvicinò al folletto e, con un sorriso gentile, disse: "Capisco che ti annoiassi, ma non bisogna prendere le cose degli altri. Possiamo però trovare una soluzione. Visto che qui ci sono tante scarpine e ti annoi così tanto, potremmo pulirle insieme o sistemare quelle più vecchie, per poi restituirle ai legittimi proprietari!".
Il folletto alzò gli occhi e disse: "Non ci penso proprio, qui ci sono decine e decine di paia, si tratterebbe di un lavoro troppo lungo!”.
“In questo potrei aiutarvi io”, disse la fatina. “Posso aiutarvi con la magia a riparare le scarpe un po’ rovinate o a pulire le suole molto sporche! In tre, saremo molto più rapidi”.
Il folletto, convinto, alla fine acconsentì e, capito il suo errore, si scusò per aver rubato le scarpe. La fata, con un tocco della sua bacchetta, trasformò la grotta in un piccolo laboratorio magico dove tutti e tre potevano sistemare le scarpe rubate.
Una volta finito, di notte, il folletto birichino restituì le scarpe ai bambini, compresa Martina. Che stupore, la mattina dopo! Martina era così felice di poter indossare di nuovo le amate scarpine, così come tutti gli altri bambini del villaggio, felici di avere nuovamente le proprie scarpine.
Da quel giorno, Martina, il folletto e la fatina divennero buoni amici e giocavano spesso insieme.