C'era una volta, in un piccolo villaggio non lontano da Piedinolandia, una bimba di nome Nina.
Nina era conosciuta in tutto il villaggio per i suoi bellissimi piedini. Ogni volta che indossava un nuovo paio di scarpine, sembrava che fossero fatte apposta per lei e, soprattutto, le sue scarpine avevano un magico potere: le permettevano di correre più veloce, saltare più in alto e camminare senza mai stancarsi.
Un giorno, mentre Nina passeggiava nel bosco vicino al villaggio, incontrò una strega malvagia di nome Malvagina. Malvagina aveva tanto sentito parlare delle scarpine magiche di Nina e voleva impossessarsene per poter dominare Piedinolandia.
"Ah, che graziose scarpine che indossi, mia cara bambina" disse Malvagina con un sorriso sinistro. "Sarai stanca dopo tutto questo camminare: perché non vieni a casa mia a riposarti un po'? Ti offrirò una bella tazza di tè".
Nina, che era una bambina gentile e fiduciosa, accettò l'invito senza sospettare nulla, ma non appena varcò la soglia della casa di Malvagina, la strega pronunciò una formula magica e Nina si trovò intrappolata in una gabbia.
"Adesso le tue scarpine sono mie!" esclamò la strega ridendo. Si mise subito le scarpine di Nina e iniziò a correre per tutto il villaggio, spaventando tutti gli abitanti con la sua magia oscura.
Nel frattempo, Nina era disperata nella gabbia. In realtà però non era rimasta sola: un piccolo topolino di nome Lino, che abitava nella casa della strega, si avvicinò alla gabbia e disse: "Non temere, Nina. Io conosco un modo per liberarti".
Lino, che era un topolino molto intelligente, sapeva infatti che le scarpine magiche obbedivano solo a chi aveva un cuore puro. "Devi solo credere nel potere della bontà" le disse Lino. "Chiudi gli occhi e pensa a tutte le persone che hai aiutato grazie alle tue scarpine".
Nina chiuse gli occhi e pensò a tutte le volte che aveva aiutato gli altri: pensò a quando aveva corso per portare medicine agli ammalati del villaggio, a quando aveva saltato per recuperare un gattino da un albero o a quando aveva camminato instancabilmente per ore per raccogliere fiori così da decorare la piazza del villaggio.
Improvvisamente, la gabbia si aprì! Nina e Lino corsero velocemente fuori dalla casa della strega e si diressero verso il villaggio. Quando arrivarono, videro Malvagina che cercava di usare le scarpine magiche, ma senza successo. Le scarpine, infatti, si rifiutavano di obbedire a una persona malvagia.
Nina alzò la voce e con sicurezza disse: "Malvagina, le mie scarpe non funzioneranno mai con te! Solo chi ha un cuore puro può usarle!" Malvagina, furiosa, cercò di scappare, ma senza le scarpine magiche era lenta e goffa. Gli abitanti del villaggio, coraggiosi e determinati, si unirono e la catturarono, bandendola per sempre dal villaggio.
Nina recuperò le sue scarpine e tutti nel villaggio festeggiarono. Grazie al suo coraggio e alla sua bontà, Nina aveva salvato Piedinolandia dalla strega malvagia. Da quel giorno, le scarpine magiche della bambina divennero simbolo di speranza e bontà per tutti gli abitanti del villaggio.
E così, Nina visse felice e contenta, sapendo che la vera magia risiede nel cuore di chi è gentile e coraggioso.