C'era una volta un bambino di nome Luca. Luca aveva i piedi molto lunghi, così lunghi che spesso inciampava e non riusciva a correre velocemente. A scuola, i suoi compagni lo deridevano e lo chiamavano "Piedone".
Questo rendeva Luca molto triste e insicuro. Un giorno, mentre Luca si riposava da solo sotto un grande albero, un’anziana signora con un bastone ricurvo e un dolce sorriso si avvicinò a lui. "Ciao, bel bambino", disse la signora. "Perché sei così triste?"
Luca le raccontò delle prese in giro e di quanto fosse difficile per lui avere dei piedi così grandi. La signora ascoltò attentamente e poi disse: "Io sono la Fatina delle Scarpe. So come aiutarti”.
Con un movimento lento ma deciso del suo bastone, la Fata fece apparire un paio di scarpe. Erano tutte blu e decorate con stelline. "Queste scarpine non solo si adatteranno perfettamente ai tuoi piedi" spiegò l’anziana Fata, "ma ti daranno anche una forza e un'agilità speciali. Ricorda, spesso ciò che ci rende diversi ci rende anche speciali".
Luca, con gli occhi lucidi di speranza, indossò le scarpe blu. Sentì subito una strana sensazione ai piedi, come se le scarpe fossero perfettamente adatte alla lunghezza dei suoi piedi. Decise di provare a correre e, con sua grande sorpresa, si accorse che poteva correre velocemente e con agilità senza inciampare.
Il giorno dopo, Luca andò a scuola con le sue nuove scarpe speciali. Durante la ricreazione, come al solito, i bambini iniziarono a prenderlo in giro. Questa volta, però, Luca li sfidò a una gara di corsa: "Se riesco ad arrivare primo, smetterete di prendere in giro me e tutti gli altri bambini che pensate siano diversi da voi o che ritenete goffi" disse determinato.
I bambini si misero a ridere e accettarono la sfida, certi di vincere. Ma quando la gara iniziò, Luca scattò in avanti con una velocità incredibile. Riusciva ad esempio a saltare agilmente sopra i tronchi e a girare velocemente intorno agli alberi. Vinse la gara senza fatica, lasciando tutti gli altri bambini a bocca aperta.
Subito dopo la gara, tutti i compagni di scuola di Luca non potevano credere ai loro occhi! Si avvicinarono a lui e lo applaudirono. "Sei incredibile, Luca! Ma come hai fatto?” gli dissero e, ammirati, capirono che spesso le differenze possono diventare un vantaggio.
La velocità nella corsa era data in realtà da tutte le volte che aveva provato da solo a correre e a saltare: Luca aveva solo bisogno di scarpe adatte al suo tipo di piede, così da farlo sentire comodo.
La vera magia non era nelle scarpe, ma nel cuore di Luca.