Favole per Bambini: due fratelli protagonisti che, indossando delle scarpe, si ritrovano in un parco giochi magico

Le Scarpe di Luigi e Davide: un'avventura di fratellanza

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C'era una volta, in una tranquilla cittadina, due fratelli di nome Luigi e Davide. Luigi, il più grande, aveva dieci anni, mentre Davide ne aveva otto. Erano inseparabili e si volevano un gran bene. Ogni giorno, dopo la scuola, inventavano nuove avventure e si divertivano insieme come se fossero i migliori amici del mondo.

 

Una mattina, mentre esploravano il mercatino del quartiere con la loro mamma, si imbatterono in un banchetto particolare. Un anziano signore stava vendendo scarpe di seconda mano di ogni tipo e colore. Tra tutte quelle scarpe, un paio in particolare catturò l'attenzione dei fratelli, tutte azzurre con dettagli neri e gialli. Sembrava farlo apposta: di questo tipo di scarpine erano disponibili entrambe le misure dei due fratelli e, una volta provate, calzavano perfettamente sia a Luigi che a Davide!  

 

L'anziano signore, notando il loro interesse, disse con un sorriso: "Queste scarpe sono speciali! Indossatele insieme e vi porteranno in un luogo magico. Ma ricordate, dovete sempre restare uniti e non litigare mai per cose futili". I fratelli annuirono, pensando scherzasse, e la mamma comprò loro le scarpe desiderate.

 

Luigi e Davide, entusiasti, non appena rincasati indossarono le loro scarpe e, dopo qualche secondo, sentirono subito un leggero solletico ai piedi: in un batter d'occhio, dalla loro stanzetta si ritrovarono in un luogo incantato! Era un parco giochi gigantesco con attrazioni, giocattoli e leccornie di ogni tipo: zucchero filato gigante, cascate di cioccolato, prati di caramelle e tavolini pieni di pizza appena sfornata. I fratelli non credevano ai loro occhi: era un sogno diventato realtà!!

 

I due iniziarono a mangiare le leccornie e a divertirsi come mai prima d'ora. Correvano da una giostra all'altra ridendo e saltando, facevano pause bevendo limonata e gustando vari tipi di caramelle.

 

Tuttavia, dopo un po' di tempo, cominciarono a litigare. Prima, Luigi voleva giocare con una macchinina di marzapane sulla quale era necessario salirci in due ma Davide non ne aveva voglia perché aveva il pancino pieno di golosie. Poco dopo, entrambi volevano appropriarsi di una palla di spugna che poteva rimbalzare fino in cielo. "L’ho vista io per primo! La palla è mia!" diceva serissimo Davide. “Io sono più grande, la palla spetta a me!”, controbatteva Luigi senza cedere.

 

La lite continuò finché il più piccolo, arrabbiato e deluso, disse: "Voglio tornare a casa!". Ma quando cercarono di tornare indietro, si resero conto che non sapevano come fare. Non c’erano porte per uscire da quel luogo incantato e le scarpe magiche non rispondevano più ai loro desideri. Luigi e Davide si sedettero su una panchina fatta di biscotti, tristi e sconsolati. Sentivano la mancanza dei loro genitori e della loro casa.

 

Fu allora che Luigi ricordò le parole dell'anziano signore: "Dovete sempre restare uniti, non litigate mai per cose futili!!". Solo adesso capiva il suo insegnamento. "Mi dispiace, Davide" disse Luigi con il cuore in mano. "Non dovevamo litigare per i giocattoli né rimanere da soli così a lungo in un luogo che non conosciamo”.

 

Luigi annuì, con le lacrime agli occhi. "Anche a me dispiace. Mi mancano mamma e papà. Ora, probabilmente, non potremo mai più tornare a casa". I due fratelli si abbracciarono forte forte per farsi coraggio e, non appena stretti l’uno all’altro, sentirono una scossa e si ritrovarono in un baleno davanti al portone di casa.

 

La mamma, sentendo qualcuno alla porta, la aprì e li accolse con un sorriso luminoso. "Dove siete stati oggi pomeriggio?” . Luigi e Davide si guardarono sorridendo e risposero: "Abbiamo vissuto un'avventura magica mamma, e abbiamo capito quanto sia importante rimanere sempre uniti". 

 

Da quel giorno, non indossarono mai più quelle scarpe magiche ma, ogni volta che le vedevano nella scarpiera, ricordavano l'importanza del loro legame, grazie al quale erano riusciti a ritornare a casa. E vissero felici e contenti, sempre insieme e sempre pronti per nuove avventure.

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